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Le Arti Marziali al cinema: una vera "chicca"

Cari Amici di Scuolainteriore, visto che siamo in tema di arti marziali e cinema, completo la risposta all'amico che chiedeva ragguagli su La Tigre e il Dragone, e aggiungo un commento su una vera ed inaspettata "chicca".

Intanto il primo: ne La Tigre e il Dragone le arti marziali che dominano sono le cinesi più famose, quindi tai chi, wu shu/wing tsun, come viene anche accennato negli "extra" del dvd. anche la scherma che viene fatta con le spade ha la tipica impronta cinese, e i movimenti giustamente ben si adattano alla forma delle lame, perfettamente dritta, che porta a preferire movimenti su linee rette piuttosto che circolari, come richiederebbe una lama curva, con cui spesso il taglio viene anche eseguito nel momento in cui la spada viene richiamata verso il bacino.

Ma tutto ciò sicuramente lo sanno spiegare meglio i colleghi del kendo o iaido. Invece vorrei aggiungere una piccola nota su questo film. alcune tecniche, o meglio alcuni "passaggi" ho avuto il piacere di vederli fare tempo fa ad un maestro di Shuai Chao, arte marziale molto simile al kung-fu, praticata a Taiwan e arte ufficiale della polizia di Taipei.

l'attore Ewan McgregorImmagino che come accade per molte arti giapponesi, anche per quelle cinesi la radice comune porti poi i vari stili ad avere delle similitudini più o meno marcate.

Ad ogni buon conto quel maestro si chiama Chang Da Wei, e segue personalmente, una volta l'anno, le scuole (un po' pochine per la verità) italiane di Shuai Chao.

La chicca sorprendente invece la troviamo fresca fresca in Star Wars Episodio III, che non è assolutamente un film in cui spadroneggino le arti marziali.

Sappiamo tutti come il filo conduttore sia la famosa "forza", versione fantastica di quello che noi chiamiamo Ki, e di quella che nello yoga indiano viene definita energia vitale.

E proprio a questo ultimo concetto di energia credo che gli autori abbiano fatto riferimento, scegliendo la nuova arma delle "guardie cattive".

Infatti si può notare che i cattivi brandeggiano uno strano bastone semi-lungo (più corto del bo e più lungo del jo) con due specie di contrappesi luminescenti alle estremità. adesso, laser a parte, quella è l'arma usata nella Gatka, o arte della spada indiana, molto in voga presso i Sikh. si tratta di movimenti rapidi e circolari, eseguiti con due spade ricurve, o appunto con un bastone appesantito alle estremità che viene impugnato al centro e fatto ruotare velocemente. Non posso che fare i complimenti ai consulenti della produzione!

Buona pratica a tutti, Rienzo Foà

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal:
Maestro Rienzo Foà
http://www.gojuitalia.com
http://www.gojuitalia.com/kobudo.htm
(Vedi anche la sezione Ju Jitsu)

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